L’11 gennaio, oltre 50 esperti europei di alto livello in materia di montagna si sono riuniti a Bruxelles, in Belgio, per discutere del futuro delle regioni montane e delle politiche comunitarie post-2027 per queste regioni. La discussione faceva parte del Workshop europeo di previsione per le aree montane resilienti, organizzato dal progetto MOVING (MOuntain Valorisation through INterconnectedness and Green Growth) finanziato dall’UE.
Ospitato in collaborazione dagli uffici di rappresentanza della Regione Toscana e dei Pays de la Loire, l’evento si è aperto con un caloroso benvenuto da parte di Roberto Scalacci, Direttore dello Sviluppo Agricolo e Rurale della Regione Toscana.
Mar Delgado, professoressa dell’Università di Cordoba e coordinatrice di MOVING, ha quindi posto le basi per una riflessione sui progressi compiuti nell’integrazione di ricerca, politica e società nei nostri sforzi per la catena del valore.
Il workshop, arricchito da sessioni partecipative basate su recenti studi di previsione, mirava a definire percorsi strategici per le regioni montane fino al 2030. Concentrandosi su quattro archetipi chiave – Economia, Natura, Conoscenza e Innovazione, Nicchia e Diversificazione -, esperti di alto livello provenienti da tutta Europa hanno lavorato per sviluppare opzioni strategiche scalabili per queste aree vitali.
Isabel Carvalhais, membro del Parlamento europeo e dell’intergruppo RUMRA e Smart Villages, ha approfondito le prospettive future delle aree montane. In qualità di sostenitrice delle aree rurali e relatrice sulla Visione a lungo termine per le aree rurali e il rinnovamento generazionale delle aziende agricole dell’UE, ha espresso la necessità di un cambiamento di paradigma nella definizione delle politiche, affermando che “per tre decenni abbiamo reinventato la ruota. Abbiamo bisogno di una reale responsabilizzazione delle comunità locali nella definizione delle politiche. Le prove approfondite e granulari di MOVING sono destinate a guidare una politica efficace per le aree montane”.
Arianna Pasa, della DG Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione europea, ha sottolineato l’impegno dell’UE per le regioni montane. Nonostante l’assenza di un’agenda specifica dell’UE per le zone montane, ha sottolineato che il sostegno alle regioni montane è sancito dagli articoli 174 e 175 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Dominique Barjolle, presidente del Forum Origine, Diversità e Territori, ha presentato gli innovativi scenari previsionali per il 2050 delineati dalle 23 regioni montane di MOVING. Questi scenari ambiziosi, che offrono percorsi visionari per le aree montane, sfidano il pessimismo prevalente e tracciano una rotta per un cambiamento positivo. “Le comunità locali sono fondamentali per trasformare il loro futuro. MOVING è fondamentale per cambiare la percezione e metterle in grado di essere artefici del proprio destino attraverso l’empowerment, l’azione collettiva e il miglioramento della governance”, ha sottolineato Barjolle.
Le discussioni pomeridiane hanno approfondito le politiche di scala delle Opzioni strategiche per le catene del valore di montagna, con un’attenzione particolare alle prospettive globali e agli approfondimenti specifici della Francia e della Catalogna, in Spagna.
Rosalaura Romeo, coordinatrice del Segretariato del Partenariato per la Montagna della FAO, ha sottolineato la necessità di sforzi collaborativi per lo sviluppo sostenibile della montagna, evidenziando iniziative come l’Incubatore e l’Acceleratore di imprese e un sistema di certificazione per i prodotti ecologici di montagna, che interessa oltre 140 organizzazioni di produttori.
Thomas Bunel, dell’Agenzia Nazionale per la Coesione Territoriale (ANCT), ha approfondito le sfumature delle politiche francesi per la montagna. Ha individuato tre elementi fondamentali – responsabilizzazione, azione collettiva e governance – come pilastri dell’approccio francese alla politica per la montagna.
Bernat Claramunt, del Centro di ricerca sulle applicazioni ecologiche e forestali (CREAF), ha fatto luce sui recenti aggiornamenti della legge catalana sull’alta montagna. Questa legge mira a bilanciare il benessere dei residenti in montagna con una rinnovata attenzione alle persone e alla governance.
In una tavola rotonda finale moderata dal professor Gianluca Brunori dell’Università di Pisa, il direttore di Euromontana Guillaume Corradino – ha sottolineato l’importanza delle analisi approfondite fornite da progetti come MOVING, che offrono approfondimenti sul valore aggiunto delle filiere montane al di là del loro valore economico.
L’evento, organizzato dal Forum Origine, Diversità e Territori, dall’Associazione Europea per l’Innovazione nello Sviluppo Locale e dall’Associazione delle Regioni Europee per i Prodotti di Origine, ha segnato un passo significativo verso la responsabilizzazione delle regioni montane e la definizione del loro futuro.
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